Presentato l’annuario della Scuola Reggiana 2014/2015

È stato presentato questa mattina, nella Sala giunta di Palazzo Allende, l’Annuario della Scuola reggiana, alla presenza del presidente della Provincia Giammaria Manghi, la vicepresidente della Provincia con delega alla Scuola Ilenia Malavasi, i curatori dell’AnnuarioLuciano Bonacini e Silvia Ballabeni, il dirigente tecnico del MIUR Luciano Rondanini, e Silvia Menabue, dirigente scolastico provinciale di Reggio Emilia.

Già da diversi anni la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio XVI – Ambito Territoriale per la Provincia di Reggio Emilia, mette a disposizione degli operatori del mondo della scuola l’Annuario della scuola reggiana: una pubblicazione che, in modo esauriente e dettagliato, presenta con cadenza annuale un quadro informativo sia quantitativo che qualitativo del sistema scolastico provinciale.

I dati raccolti dai curatori dell’Annuario Luciano Bonacini e Silvia Ballabeni, registrano una crescita della popolazione scolastica, anche se contenuta: il numero complessivo degli studenti reggiani si attesta a 83.487 unità, con un incremento di 175 alunni rispetto all’anno scolastico 2013/14. Nelle scuole statali, l’aumento è dello 0,8% nella scuola primaria e del 2,1% nella secondaria di II grado, mentre la secondaria di I grado registra una lieve diminuzione (-0,4%). Nel segmento 0-6 anni si registra invece per il secondo anno consecutivo un calo di iscritti, che passano da 4.710 a 4.459 nei servizi per la prima infanzia e da 14.939 a 14.800 nella scuola dell’infanzia.

Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, dopo le profonde trasformazioni avvenute con l’entrata in vigore dei regolamenti di riordino dell’istruzione superiore, nel 2014/15 vede una leggera crescita degli iscritti nelle aree liceale (34,8%) e tecnica (34,4%) rispetto all’area professionale(30,8%).

Dalle pagine dell’Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica provinciale pari al 16,7%, sostanzialmente stabile nell’ultimo quinquennio, di cui oltre la metà sono nati in Italia. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 3% sul totale degli alunni) ed in crescita nella scuola secondaria di II grado, a riprova della tendenza al prolungamento degli studi.

I risultati scolastici del 2013/14 nelle scuole secondarie di I e II grado vedono un generale miglioramento. Nelle scuole secondarie di I grado, dopo l’impennata degli insuccessi nell’anno scolastico 2008/09 dovuta alla reintroduzione dei voti numerici, la percentuale di alunni respinti, che era arrivata al 5%, è andata via via diminuendo fino al 2,7%. Anche nelle scuole secondarie di II grado il tasso di insuccesso diminuisce per il terzo anno consecutivo. La percentuale complessiva di alunni respinti è dell’11,9%, con un significativo calo di ben 2 punti percentuali nel primo biennio (che rappresenta il passaggio più difficile dell’intero percorso scolastico), dove si attesta al 16,5%.

Una sezione della pubblicazione è inoltre dedicata al Servizio per l’orientamento della Provincia di Reggio Emilia (Polaris) ed in particolare alle attività di consulenza orientativa, anche individuale, che offrono un supporto agli studenti nella scelta del proprio percorso scolatico e formativo.

L’Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d’istruzione del territorio provinciale e regionale, è disponibile anche in formato elettronico sul sito della Provincia di Reggio Emilia nella sezione “Scuola e Università”.

Per il presidente della Provincia Giammaria Manghi: ««L’annuario è un punto di riferimento e dà conto della cornice antropologica della nostra provincia. Mi soffermo sui macronumeri che emergono da questa interessante lettura: la fotografia che esce da questi dati è quella di una società che risente della crisi, con un numero degli alunni che rimane fermo, in sostanziale stasi, e un calo nel segmento 0-6 anni. Quest’ultimo aspetto va letto come cartina al tornasole delle difficoltà delle famiglie reggiane nel fronteggiare la crisi. Il sedici per cento di alunni stranieri nelle nostre scuole, che è una presenza significativa, equivale a dire che la nostra provincia è un luogo di accoglienza. Registro inoltre con favore -prosegue il Presidente- i buoni esiti del successo formativo, poiché le bocciature sono diminuite. A conclusione di questa lettura si può affermare che la scuola reggiana è sempre maggiormente inclusiva, e sostiene quel percorso di vita individuale, così come era stato definito dal sociologo tedesco Ulrich Beck,  di bambini e ragazzi».

La Vicepresidente con delega alla Scuola Ilenia Malavasi commenta così i dati: «Questo è uno strumento di analisi della qualità scolastica molto importante. Il totale degli iscritti (83.487) è un dato importante, con un calo del segmento zero-sei che è in linea con l’anno precedente. Il segmento di scuola che cresce di più è quella superiore, che segna un più 411 unità. La nostra capacità di copertura dei servizi sull’infanzia è del 28 per cento, leggermente al di sotto della media regionale che tocca il 29 per cento. Il numero degli alunni medi per classe è positivo, con 23,7 degli alunni nelle sezioni dell’infanzia: un dato in calo, che vale per le altre scuole, con il 22-23 alunni per classe. Passano invece dal 31,4 al 33,9 per cento di copertura le scuole al tempo pieno, la cui diffusione è comunque distante dalla media regionale del 50 per cento circa. Per ciò che concerne le scuole superiori, si sta leggermente allargando la forbice tra istituti professionali e licei, e siamo la provincia più equilibrata della regione, dove la disparità a favore dei licei è molto alta, anche se meno della demarcazione nazionale. Sul fronte della disabilità, siamo una provincia inclusiva, in cui il numero dei ragazzi disabili aumenta e permane a scuola più a lungo. I ragazzi stranieri -conclude Malavasi- che comunque sono nati in Italia, fanno infine parlare di un sistema integrato di qualità dell’intera regione e dell’intera provincia».

Pubblicato: 13 Febbraio 2015Ultima modifica: 12 Marzo 2024