Palazzo Palazzi Trivelli – San Giovannino

BREVI CENNI STORICI
Sono soprattutto le carte topografiche a dirci qualcosa in merito alla storia del nostro isolato, anche se in modo impreciso.
“La veduta Camuncoli” (1591) e la tavola del Banzoli (1720), oltre a confermare la stabilità di un tessuto edilizio, presentano l’isolato con una situazione frazionata. Si intravedono infatti più unità edilizie che lasciano presagire la presenza di diversi proprietari.

L’evento fondamentale resta comunque l’insediamento in questo isolato della famiglia Trivelli, pervenuta a una consistente fortuna economica, costruita sulla produzione e il commercio delle sete.
Un Luigi Trivelli è presente sicuramente nel 1786, come risulta dall’Indice Numerico ed Alfabetico delle case di Reggia compilato nello stesso anno e conservato presso il locale Archivio di Stato.

Lo stesso Luigi Trivelli, fra l’altro fervente sostenitore della politica napoleonica, riappare diversi anni dopo. Acquisterà all’asta, dal Governo, la chiesa di San Giovanni Evangelista, chiusa il 1 luglio 1808 e in precedenza privata del titolo parrocchiale in forza della legge del 22 giugno 1805.
I Trivelli ne faranno la loro cappella privata non senza problemi.
La chiesa, entrata in loro possesso per 2.119 lire, verrà chiesta in restituzione a seguito del ritorno dei Duchi di Modena.
Il ripristino delle antiche parrocchie, voluto dal vescovo Francesco Maria d’Este, fu appoggiato dal Duca Francesco IV, che non riuscì però a far ritornare fra i beni ecclesiastici la chiesa di San Giovanni Evangelista.
Obbligò però i Trivelli, con proprio chirografo del 29 aprile 1819, a cederla per ospitare le officiature della chiesa parrocchiale di San Zenone, allora in corso di restauro.
Lo scontro con il potere costituito, vinto nella sostanza dai Trivelli, sta a dimostrare la non poca forza acquisita da questa famiglia, forza che si manifesterà ancor di più negli anni successivi. Sarà il conte Giacomo Trivelli ad avviare, dal 1824, un’operazione urbanistico-edilizia che, progressivamente, porterà all’assetto attuale di piazza San Giovanni, su cui si affaccia la dimora di famiglia.

(stralci tratti da “PALAZZO PALAZZI – TRIVELLI ” pubblicato dalla Provincia di Reggio Emilia nel giugno 2000)

Pubblicato: 23 Novembre 2006