Gli itinerari ciclabili possono essere usati per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio e gli interscambi con il trasporto pubblico, aumentando quindi l’intermodalità con altri sistemi di trasporto. Inoltre sono un elemento prezioso per vivere il proprio tempo libero all’aria aperta, permettendo di scoprire e fruire delle bellezze naturalistiche, ambientali e storiche del nostro territorio.
Per sostenere la diffusione dell’uso della bicicletta per i propri spostamenti, la Provincia di Reggio Emilia ha investito nella progettazione e nello sviluppo anche infrastrutturale di itinerari ciclabili sul proprio territorio seguendo le linee d’indirizzo del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per lo sviluppo delle piste ciclabili (vedi la tavola P3b disponibile per il download).
La Ciclovia del Crostolo è un itinerario che collega la città di Reggio Emilia, attraverso i territori dei Comuni di Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Gualtieri e Guastalla, al tratto della Ciclovia del Po che da Brescello a Gualtieri, passando per Boretto, costeggia il corso del fiume più grande d’Italia. Per lo sviluppo della Ciclovia del Crostolo nel 2012 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Provincia di Reggio Emilia e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con l’obiettivo di dare sviluppo a ciclovie ed itinerari ciclabili per la fruizione del territorio e gli ambienti idrici.
Tra gli altri percorsi ciclabili della nostra provincia si richiama la Ciclovia Matildica, che da Canossa si collega al Crostolo e da qui verso Guastalla, importante percorso come tanti altri sul territorio.
Gli interventi della Provincia in favore della mobilità ciclabile sono rivolti anche a migliorare la sicurezza dei ciclisti all’interno o alle porte di importanti centri abitati. È il caso del sistema ciclopedonale a complemento delle numerose varianti stradali costruite in questi anni dalla Provincia, come ad esempio le piste ai lati della “Variante di Canali” o lungo tratti della SP63R che collega Reggio Emilia a Gualtieri, o sull’asse Val d’Enza presso la rotatoria di S. Anna a Poviglio, che permette l’attraversamento con doppio senso di percorrenza dell’asse stradale Val d’Enza (SP111) o il completamento di un anello ciclabile, lungo più di 5 chilometri, nell’intorno del centro abitato di San Polo d’Enza.