Alluvione e frane, danni pesanti per il maltempo

In pianura esonda l’Enza, evacuate le frazioni di Lentigione di Brescello e di Santa Croce di Boretto e chiusa la Sp 62. In montagna interrotte la Sp 91 a Vaglie di Ligonchio e la Sp 15 a Miscoso di Ramiseto

La situazione alle ore 17 del 13 dicembre

Rimangono chiuse al transito le due strade provinciali in Appennino flagellate da ieri da una serie di frane, anche di grandi dimensioni. Si tratta della Sp 91, interrotta in località Vaglie, dove il fronte dello smottamento è di circa un centinaio di metri ed in forte pendenza: per gli spostamenti da e per Ligonchio gli abitanti di Vaglie devono utilizzare la strada comunale per Cinquecerri e la Sp 18.

Sono ben cinque, invece, le frane che interessano la Sp 15 nel Ramisetano. Alle tre di ieri, se ne sono aggiunte altre due: la situazione più problematica è in località Miscoso di Ramiseto, isolata negli spostamenti verso valle che sono possibili solo risalendo verso il passo del Lagastrello, utilizzando la viabilità del Parmense e tornando quindi nel Reggiano attraverso la Sp 103 in direzione Ramiseto. Smottamenti anche nei pressi di Succiso, dove la Sp 15 è tuttavia percorribile anche se in alcuni tratti con limite di velocità a 30 km all’ora. La situazione un po’ in tutto l’Appennino è comunque problematica, con i terreni inzuppati di acqua, per cui si raccomanda comunque la massima attenzione.

 

La situazione al 12 dicembre

E’ decisamente pesante il bilancio dei danni provocati da quest’ultima ondata di maltempo un po’ in tutta la provincia reggiana. Le insistenti piogge e lo scioglimento della neve hanno infatti provocato l’ingrossamento dei corsi d’acqua in pianura, con l’Enza che è esondato a Lentigione rendendo necessaria l’evacuazione di un migliaio di persone,  mentre in montagna sono le frane a preoccupare.

Nella Bassa non è percorribile la Sp 62 nel tratto tra Lentigione e Brescello, completamente sommerso, mentre il ponte di Sorbolo, chiuso da ieri, potrebbe essere riaperto  al traffico in serata: già riaperto nel primo pomeriggio, invece, il sottopasso della Sp 51/85 a Rubiera.

“La situazione più delicata è ovviamente quella di Lentigione di Brescello, dove stiamo collaborando con Prefettura e Agenzia regionale di Protezione civile nella gestione dell’evacuazione di un migliaio di cittadini, in particolare per individuare le strutture di accoglienza – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – Circa 240 persone saranno accolte nel centro del volontariato e nella palestra Kaleidos di Poviglio, altri 200 saranno invece ospitate nella palestra di via Sant’Andrea a Castelnovo Sotto: lo sforzo maggiore, che vede impegnati in maniera davvero encomiabile da questa mattina forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontariato di Protezione civile,  è rivolto al soccorso della fasce più deboli della popolazione e a cercare di concludere l’evacuazione di tutta la frazione di Lentigione prima che faccia buio”.

Situazione pesante anche in montagna, dove diverse frane hanno provocato la chiusura al transito di due strade provinciali: la Sp 91 è interrotta in località Vaglie, i cui abitanti per gli spostamenti da e per Ligonchio devono utilizzare la strada comunale per Cinquecerri e la Sp 18, mentre sulla Sp 15 sono ben tre i movimenti franosi. Quello più problematico è in località Miscoso di Ramiseto, con la frazione isolata negli spostamenti verso valle, possibili solo risalendo verso il passo del Lagastrello, utilizzando la viabilità del Parmense e quindi la Sp 103 in direzione Ramiseto.

 

Aggiornamento delle ore 17. Sempre a causa del livello raggiunto dall’Enza, anche il sindaco di Boretto ha disposto “l’evacuazione totale delle persone residenti o domiciliate a qualunque titolo in località Santa Croce e più precisamente nella zona a ovest del Cavo Fiuma, da via Colombana sino al confine con Brescello”. Per le persone evacuate è stato predisposto un centro di accoglienza in via Novy Jicin a Novellara, zona piscina.
Il Comune di Brescello, in via del tutto precauzionale, ha inoltre disposto anche l’evacuazione della Casa Protetta di Via XXV Aprile, posta a confine con la vicina frazione di Santa Croce. Gli ospiti saranno accolti presso la struttura protetta di Luzzara.

Pubblicato: 12 Dicembre 2017Ultima modifica: 25 Giugno 2020