Asili e nidi, Reggio candida 48 progetti ai fondi Pnrr

Il fabbisogno accertato dalla Provincia e approvato dalla Regione ammonta a 62,5 mln. Malavasi: “Occasione storica per rinnovare il patrimonio edilizio e aumentare il servizio alle famiglie”

Grazie ai fondi del Pnrr, ben 48 nidi e asili reggiani potrebbero essere costruiti, ampliati, riqualificati o messi in sicurezza. E’ questo il risultato della ricognizione effettuata dalla Provincia di Reggio Emilia in tutti i comuni e sottoposta alla Regione Emilia-Romagna, che nei giorni scorsi l’ha approvata. Ora i Comuni potranno candidarsi al bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero dell’Istruzione che scadrà il prossimo 28 febbraio e che mette a disposizione ben 800 milioni di euro. “Oltre 230, per un importo complessivo di 316,3 milioni, gli interventi ammissibili al riparto dei fondi Pnrr in tutta la regione, 48 quelli in territorio reggiano”, annuncia la vicepresidente con delega all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, spiegando come “i 58,3 milioni di fondi Pnrr, uniti a 4,17 milioni di cofinanziamento dei Comuni, potrebbero garantire lavori per 62 milioni e mezzo di euro a favore di 24 asili, 12 poli dell’infanzia e 12 nidi reggiani”.

Questo è il fabbisogno rilevato nella nostra provincia, con ben quattro nuove strutture previste: un Polo per l’infanzia a Vezzano sul Crostolo da 2,5 milioni, il nido comunale appaltato Haiku (futuro nido Terrachini) a Reggio (2,9 milioni), una scuola dell’infanzia a Campagnola Emilia (0,5 mln) e un Polo per l’infanzia a Toano (2 mln), dove si punta pure a demolire e ricostruire scuola dell’infanzia e primaria (1,7 mln) e il Polo di Cavola, destinato ad ospitare la scuola dell’infanzia statale e un nuovo nido con un intervento complessivo da 2 milioni.


Significativi anche gli interventi candidati che riguardano la demolizione e ricostruzione del nido e scuola dell’infanzia comunale Don Pasquino Borghi e dell’asilo statale Giuffredi a Montecchio Emilia (rispettivamente 4,9 e 1,27 milioni), del nido comunale Pinocchio e della scuola dell’infanzia statale Collodi e del nido comunale Arcobaleno a Correggio (2,8 e 1,68 mln), della scuola dell’infanzia Garibaldi di Casalgrande (2,1 mln), della scuola dell’infanzia comunale Ai caduti della libertà a Cadelbosco Sopra (1,65 mln). Richiesto anche il finanziamento per gli ampliamenti del nido comunale Zenit di Boretto (1,2 milioni), della scuola comunale dell’infanzia Allende di Bibbiano (1,15 mln) e della scuola dell’infanzia statale “L’albero delle farfalle” a Quattro Castella (500.000 euro). Tutti relativi a interventi di riqualificazione funzionale e messa in sicurezza gli altri 33 progetti presentati, i più importanti dei quali riguardano il Polo dell’infanzia La Stella di Luzzara (3,7 milioni), la scuola primaria e quella dell’infanzia statali Pascoli di Reggio Emilia (3,5 mln), il polo Il Ciliegio (nido comunale e asilo statale) a Santa Vittoria di Gualtieri (2 mlm), la scuola statale dell’infanzia a Ligonchio di Ventasso (1,86 mln) e il polo di via Marx (nido appaltato Il Girasole e asilo statale) a Rio Saliceto (1,5 mln).


“Dopo i 6 milioni, sempre di fondi Pnrr, che ci sono stati assegnati la scorsa settimana per la messa in sicurezza, la prevenzione antisismica e l’efficientamento energetico di scuole medie e superiori, questo bando rappresenta una occasione davvero senza precedenti per riqualificare e rinnovare il patrimonio edilizio di nidi e scuole di infanzia – commenta la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – Potenziare i servizi e innovare la didattica in edifici a basso consumo di energia è una sfida epocale per il nostro Paese. Oggi i nostri nidi accolgono il 32,2% dei nati e le materne l’88,3% dei bambini, dati importanti, ma di poco sotto la media regionale: dobbiamo fare di più per garantire un posto ad ogni bambino che voglia accedere ai nostri servizi, conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità. Ammodernando e rendendo più sicuri e accoglienti nidi e asili, costruendone anche di nuovi, non solo aumenteremo i posti a disposizione, ma potremo anche permettere di sviluppare nuovi progetti dal punto di vista didattico, garantendo al nostro sistema educativo di mantenersi su livelli di eccellenza”.

Pubblicato: 21 Febbraio 2022Ultima modifica: 07 Aprile 2022