La Conferenza unificata Stato, Regioni, Province e Comuni ha definito ieri l’intesa per il via libera al Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso il quale si azzera il terzo taglio di 650 milioni di euro che la manovra finanziaria 2015 aveva imposto alle Province per il 2017.
“Si tratta di un primo, importante passo, che tuttavia risolve solo una parte del problema dei bilanci delle Province – commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia e presidente regionale dell’Upi, Giammaria Manghi – L’azzeramento del taglio del 2017, che per la sola Provincia di Reggio Emilia ammontava a circa 10 milioni dopo i 50 degli ultimi due anni, elimina un provvedimento non finanziariamente sostenibile, ma non è pienamente risolutivo di una situazione di grave emergenza che rende problematico riuscire a garantire la continuità dei servizi essenziali e la sicurezza dei cittadini. Sono, infatti, indispensabili risorse aggiuntive da assicurare attraverso un decreto legge oggi più che mai urgente, per permettere alle Province di poter esercitare le funzioni che sono state loro assegnate dalla legge. A partire da quelle, fondamentali, da destinare alla manutenzione e alla messa in sicurezza di 5.000 scuole superiori frequentate ogni giorno da 2,5 milioni di studenti e di 120.000 chilometri di strade provinciali, quasi venti volte l’intera rete autostradale italiana”.