Si è riunita questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale, per un momento di coordinamento ed informazione sull’emergenza Covid-19, la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) di Reggio Emilia.
Alla riunione – presieduta dal sindaco di Castellarano e presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – erano presenti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, i primi cittadini (o loro delegati) degli altri Comuni reggiani, la responsabile della Protezione civile di Reggio Emilia dell’Agenzia regionale Federica Manenti ed i vertici dell’Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia, con il direttore generale Fausto Nicolini, la direttrice sanitaria Cristina Marchesi, il direttore del Dipartimento di sanità pubblica Mauro Grossi ed Emanuela Bedeschi del Servizio di Igiene pubblica.
Il direttore generale dell’Azienda Usl, Fausto Nicolini, dopo aver ribadito che “ad oggi non vi sono casi positivi a Reggio Emilia e che il numero limitato di casi in regione è riconducibile al focolaio della Lombardia” ed aver fatto il punto della situazione, ha risposto alle domande dei sindaci, annunciando anche una serie di iniziative in atto a partire dal numero 0522.339000 che da oggi pomeriggio sarà messo a disposizione dei cittadini, anche per segnalare il proprio rientro da zone a rischio (italiane o straniere) negli ultimi 14 giorni. Il numero 0522.339000 – che dispone di 4 operatori attivi su altrettante linee – sarà operativo dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30 dal lunedì al venerd’ (il sabato dalle 8.30 alle 12.30). Sempre l’Ausl ha inoltre annunciato l’imminente distribuzione di un decalogo multilingue sulle norme igienico-comportamentali da seguire, a partire dal frequente e accurato lavaggio delle mani e dall’evitare di recarsi al pronto soccorso (ma di contattare tempestivamente il proprio medico) in caso di sintomi sospetti (tosse, mal di gola, problemi respiratori e febbre).
A inizio riunione, sono intervenuti anche i rappresentanti dell’associazione cinese di Reggio Emilia, Zengjie Chen e Jie Lin, che hanno ribadito l’impegno della comunità, messo in atto già dal diffondersi dell’epidemia nella città di Wuhan, nel sottoporsi a quarantena volontaria al rientro in territorio italiano. Nel confermare la positiva collaborazione avviata con la comunità cinese, i vertici dell’Ausl hanno ricordato che – in seguito alla recente ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza – dal 21 febbraio scorso è stata disposta la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali (sempre telefonando al numero 0522.339000).