Donne e lavori, poche gioie e tanti dolori

Da gennaio già 80 segnalazioni all’Ufficio della Consigliera di parità della Provincia e circa 400 le donne all’anno che si dimettono entro i primi tre anni di vita del figlio. Giovedì un seminario formativo dedicato alla legislazione antidiscriminatoria

 

Ma il lavoro è uguale per tutti? Per Maria Mondelli, consigliera di parità della Provincia di Reggio Emilia, la risposta è un secco no. “Nel mondo del lavoro le discriminazioni di genere regnano sovrane, a cominciare dal differenziale salariale e dall’assenza di politiche di conciliazione vita /lavoro, per non parlare della segregazione verticale, il cosiddetto soffitto di cristallo, della maternità o peggio ancora delle molestie sul lavoro”, spiega. L’ufficio della Consigliera di parità, a Palazzo Allende (tel. 0522.444846, consiglierapari@provincia.re.it) è continuamente alle prese con casi di discriminazioni sia nell’accesso al lavoro, sia per il suo mantenimento. “Sono quasi 80 le donne che si sono rivolte al nostro ufficio in questi primi otto mesi del 2018 e sono circa 400 all’anno le donne che nella nostra provincia si dimettono volontariamente entro i primi 3 anni della prole – continua Maria Mondelli –E se l’odioso fenomeno delle dimissioni in bianco è ormai un triste ricordo del passato, in quanto l’utilizzo delle procedure on line e la necessità di convalida diretta da parte della lavoratrice lo hanno vanificato, rimangono i metodi subdoli e vessatori che costringono le lavoratrici madri ad uscire dal mondo del lavoro”.

Poi c’è tutto il capitolo delle molestie sessuali sul lavoro, fenomeno che solo di recente sta emergendo, grazie anche al movimento MeToo, partito dal mondo dello spettacolo, ma che sta coinvolgendo anche il mondo del lavoro senza paillettes e riflettori. “Le donne sono restie a denunciare, si dice, e certo, in ballo c’è il posto di lavoro oltre a tutti gli altri ostacoli che rendono problematica ogni denuncia di molestia o violenza anche domestica – spiega la consigliera di parità – Se contiamo che il più delle volte queste vengono praticate da superiori o addirittura dai proprietari, e non alla presenza di testimoni, ci rendiamo conto tutti delle difficoltà che si presentano”.

Insomma, la legislazione antidiscriminatoria è uno strumento importante che va conosciuto e utilizzato dagli addetti ai lavori perché queste disuguaglianze cessino di essere un ostacolo al l’occupazione femminile e alla sua qualità. E proprio con questo obiettivo le consigliere di parità della Provincia di Reggio Emilia hanno promosso per giovedì 20 settembre (dalle 9 alle 17) al centro internazionale “Loris Malaguzzi” un seminario formativo (dunque con crediti) per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. “Vogliamo approfondire questi temi, coinvolgendo tutti i soggetti interessati: dall’Ispettorato ai giudici del lavoro del nostro tribunale, dall’Inail agli avvocati, allo scopo di creare una rete di professionisti a cui l’ufficio della consigliera di parità, vera e propria authority a cui ci si rivolge in caso di discriminazioni, possa fare riferimento nella sua attività”, conclude Mondelli. La giornata, che sarà coordinata dalla consigliera di parità supplente Francesca Bonomo, prevede gli interventi della stessa Maria Mondelli, nonché di Massimo Lanotte (avvocato e docente Unimore), Tatiana Biagioni (avvocata del Foro di Milano), Maria Rita Serri (giudice del lavoro del Tribunale di Reggio), Cinzia Brunazzo (presidente della Commissione parità di genere dell’Ordine dei commercialisti di Rimini), Antonella Ricci (consigliera dell’Ordine nazionale Consulenti del lavoro) e, nel pomeriggio, Valeria Moscardino dell’Ispettorato del lavoro di Parma e Reggio e Chiara Breschi della Consulenza tecnica per l’accertamento rischi professionali dell’Inail. Previsti anche due intermezzi di approfondimento a carattere artistico grazie alla partecipazione dell’attrice milanese Erika Renai.

 

 

Pubblicato: 18 Settembre 2018