Stanno proseguendo anche questa settimana i lavori sulla Sp 7 a Montelusino di Baiso, interrotta al transito dal 14 maggio a causa di un vasto movimento franoso innescato dall’ondata di maltempo che ha flagellato l’Emilia-Romagna. “Insieme a quello sulla Sp 57, nei pressi dell’incrocio per Gottano tra Vetto e Ramiseto di Ventasso, l’intervento sulla Sp 7 è quello che abbiamo avviato e finanziato da subito per cercare di tornare ad assicurare il prima possibile la percorribilità delle due strade – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Se a Vetto la Sp 57 è stata riaperta già a fine giugno, la situazione sulla Sp 7 a Baiso è certamente più complessa in quanto il movimento franoso, per altro attivo da diverso tempo, ha dimensioni decisamente più ampie come dimostrano i 1.500 metri cubi di materiale instabile rimosso dalla scarpata che ora devono essere trasportati”.
Lo sbancamento di tutti questi detriti è iniziato questa settimana e proseguirà subito dopo la sospensione del cantiere nella settimana di Ferragosto: “Con l’impresa contiamo di terminare la rimozione del materiale per il 25 agosto, così da poter iniziare i lavori di sistemazione della barriera esistente verso monte e dei guard-rail verso valle – spiega il dirigente del servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei, illustrando il cronoprogramma dell’intervento – Dal 28 agosto, quando saranno disponibili le armature dei pali di fondazione, inizierà quindi la costruzione del nuovo muro di sostegno verso monte con l’obiettivo, se il cantiere procederà senza intoppi, di riaprire in sicurezza la Sp 7, almeno a senso unico alternato, da metà settembre. La conclusione dei lavori e la contestuale riapertura in entrambi i sensi di marcia sono previste tra la fine settembre e primi di ottobre: considerando l’entità del movimento franoso, la complessità dell’intervento e i tempi di consegna dei materiali non era davvero possibile essere ancora più rapidi”.
Cinque interventi finiti o in corso per 360.000 euro
Di 200.000 euro l’importo dei lavori in corso di esecuzione a Montelusino di Baiso, interamente anticipati dalla Provincia di Reggio Emilia: “A questi vanno aggiunti i 24.000 euro spesi per la riapertura della Sp 57 tra Vetto e Ramiseto di Ventasso per i due crolli che, a distanza di pochi giorni, avevano interessato parte della parete di monte, e altri 136.000 euro per tre interventi che abbiamo affidato in questi ultimi giorni – continua il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – 55.000 euro per il consolidamento della scarpata di monte della Sp 107 e 31.000 euro per il ripristino della Sp 19 a Ponte Secchia, entrambi in comune di Baiso, ulteriori 50.000 euro per sistemare l’attraversamento idraulico del corso d’acqua che, sempre a maggio, aveva inondato la Sp 57 in località Borcale di Ventasso”.
I lavori a Borcale di Ventasso
I lavori a Borcale sono iniziati proprio questa mattina, martedì, e comporteranno la chiusura al transito fino alle 18 di domani, mercoledì 9 agosto. La frazione di Ventasso, nei pomeriggi del 25 e 26 maggio scorsi, era stata interessata da violente perturbazioni che avevano causato l’ingrossamento del fosso di scolo, con il conseguente trasporto di terra, sassi e detriti che avevano a loro volta chiuso l’attraversamento stradale riversando acqua e fango sulla sede stradale. Per permettere il corretto deflusso delle acque era stato quindi necessario demolire la parte di monte del tubo fino al limite della corsia stradale e in questi giorni il Consorzio Corma completerà il ripristino dell’attraversamento idraulico.
Altri 180.000 euro per l’ex statale di Debbia
Ai 360.000 euro anticipati dalla Provincia per i 5 interventi già ultimati o in corso tra Baiso e Ventasso vanno aggiunti anche gli ulteriori 180.000 euro stanziati per la messa in sicurezza della strada comunale di Debbia. “Si tratta della vecchia statale, sempre in comune di Baiso, sulla quale verrà deviato il traffico in occasione degli annunciati lavori alla galleria di Casa Poggioli, un intervento urgente da 2,2 milioni di euro che era stato programmato per giugno, ma che è inevitabilmente slittato a fine agosto – continua il presidente Zanni – Per rendere più agevole e sicuro il traffico su questa arteria in occasione dei lavori in galleria, che comportano necessariamente la chiusura della Sp 486R, avevamo già effettuato lavori per 85.000 euro finalizzati a migliorare e ripristinare la pavimentazione stradale in una dozzina di punti, individuati insieme al Comune di Baiso, e a modificare la segnaletica orizzontante in prossimità dell’incrocio tra la Sp 33 in direzione Modena e via Casa Poggioli. Purtroppo, le violente ondate di maltempo di maggio e giugno, hanno provocato due frane che hanno reso necessario intervenire con ulteriori 180.000 euro per il disgaggio di una parete franata e la posa di una barriera paramassi e, poco più a monte, di gabbionate”.
Ben 98 i danni segnalati per un importo di 63,5 milioni
“Ovviamente l’auspicio è che questi 540.000 euro che la Provincia ha anticipato con stanziamenti in somma urgenza, anche attraverso variazioni al Bilancio, vengano coperti dai finanziamenti che, al più presto, ci auguriamo vengano destinati all’Emilia e alla Romagna martoriate da frane e alluvione: anche le nostre comunità sono state duramente colpite dal maltempo e hanno bisogno di risorse certe in tempi rapidi, per poter avviare al più presto il piano di recupero e di messa in sicurezza del territorio, anche in vista della stagione autunnale”, spiega il presidente Zanni sottolineando come per altro questi importi, seppur significativi per il bilancio di Palazzo Allende, siano irrisori di fronte alle necessità. “La ricognizione del fabbisogno complessivo dei danni subiti dalle nostre infrastrutture tra maggio e giugno, che abbiamo trasmesso in luglio alla Regione, riportava infatti la necessità di 98 interventi, in grandissima parte concentrati in Appennino, per un importo complessivo di 63,5 milioni di euro: di questi, 27 sono urgenti, per un costo di quasi 9 milioni – conclude il presidente della Provincia – Sono numeri importanti, ce ne rendiamo conto, ma è fondamentale trovare al più presto risorse, progettazioni innovative e una nuova programmazione territoriale in grado di fronteggiare gli impatti sempre più frequenti e dirompenti dei fenomeni atmosferici dovuti ai cambiamenti climatici. La rapidità di azione è fondamentale e abbiamo l’assoluta urgenza di proseguire gli interventi di ripristino delle viabilità comunali e provinciali colpite da movimenti franosi e allagamenti, proseguendo le attività che abbiamo già cominciato come Comuni e Provincia utilizzando le nostre risorse di somma urgenza, che da sole non bastano”.