Gratteri ai sindaci: la vostra regola sia tolleranza zero

Il procuratore all’Assemblea in Provincia per la presentazione ai primi cittadini del Protocollo di legalità nell’edilizia provata sottoscritto da Comune di Reggio e Prefettura. Manghi: ‘Vogliamo estenderlo a tutto il territorio per ribadire il nostro impegno antimafia’

E’ stato presentato questa mattina all’Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia – alla presenza del procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri – il Protocollo di legalità sottoscritto nei giorni scorsi fra Comune di Reggio Emilia e Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dell’edilizia privata e dell’urbanistica.

“L’obbiettivo, così come previsto dalla dichiarazione di intenti che ho sottoscritto insieme  al prefetto Ruberto, è quello di estendere a tutti i Comuni e alle Unioni questo importante strumento nella lotta all’azione delle mafie in campo amministrativo ed in particolare edilizio ed urbanistico”, ha spiegato il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi aprendo i lavori in Sala Consiglio.

“L’impegno che, all’indomani della maxioperazione Aemilia, in questa stessa sala come Assemblea avevamo assunto si snodava infatti su tre filoni – ha aggiunto Manghi –  Recitare un ruolo attivo al processo, e ciò è stato fatto con la costituzione a parte civile da parte della Provincia e dei 6 Comuni toccati dalle indagini, una presa di posizione comune senza precedenti; individuare strumenti amministrativi per dotarci di meccanismi a salvaguardia della nostra attività quotidiana in particolare nel settore dell’urbanistica e dei lavori pubblici, ed è il caso del Protocollo che oggi vi sottoponiamo; infine, investire sulla cultura antimafia attraverso percorsi di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità rivolti in particolare ai giovani”.

Su questo punto è intervenuta la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi, che dopo aver mostrato un video che ha sintetizzato la quinta edizione di Noicontrolemafie tenutasi lo scorso aprile, ha annunciato il ritorno anche il prossimo anno dell’importante Festival della legalità, che registrerà un ancora maggiore coinvolgimento da parte dei Comuni, a partire da quello di Reggio Emilia, come ribadito da un ordine del giorno approvato a fine mattinata all’unanimità.

 

Particolarmente accorato e, come sempre, di grande sostanza l’intervento del procuratore Nicola Gratteri che ha invitato gli amministratori pubblici a “un esame di coscienza per capire quando siete stati distratti e disattenti”.  “Il mafioso cerca consenso, vota e fa votare e quando in un territorio è presente una colonia di calabresi ben strutturata e con un bel bacino di voti, questi voti fanno gola a tutti – ha detto – Bisogna allora avere la forza di capire che quei voti non vi servono, non dovete cedere alla paura delle ultime 24 ore, quando temete di non essere eletti: fare patti col diavolo sarebbe l’inizio della vostra fine, perché un mafioso non so lo si toglie mai di dosso”.

E una volta eletti, senza ovviamente essere caduti in tentazione, “dovete dire subito no a ogni richiesta sospetta, mai dire “mò vediamo, ne parlo col tecnico…”, perché un mafioso di fronte a questo tentennare capisce di avere dinnanzi a sé un interlocutore col quale si può iniziare a discutere, incomincerete a sentirvi avviluppati dai suoi modi gentili che poi si trasformeranno in intimidazione”, ha aggiunto Gratteri.

 “Dovete avere la forza e la determinazione di essere coerenti tra ciò che si dice e ciò che si fa, perché  le mafie vivono di gesti e di comportamenti: allora anche il farsi vedere alla mattina prendere il caffè col maresciallo della stazione è un segnale importante, perché il mafioso capisce da che parte state – ha continuato il magistrato – State vicini alle istituzioni e alle istituzioni, vi serve anche per sentirvi più protetti e meno soli. E parlate e confrontatevi tra di voi, cosa che vi viene naturale perché la vostra cultura, a differenza di noi calabresi, è quella della cooperazione”.

Dal punto di vista operativo, Gratteri ha quindi invitato gli amministratori pubblici reggiani a “creare black e white list, sentendo forze dell’ordine e prefettura, delle imprese divise per tipologie di interventi da chiamare in caso di lavori”: “Ricordatevi che la somma urgenza la fanno sempre loro: bloccano e vessano imprenditori puliti e loro, mentre frana la montagna, sono già lì pronti con le ruspe per fare dieci viaggi e pretendere che scriviate che ne hanno fatti cento – ha concluso – La vostra vita di amministratore deve aver come regola la tolleranza zero: dovete essere intransigenti e non mediare mai”.

 

Il Protocollo di legalità nell’edilizia privata

Il Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dell’edilizia privata e dell’urbanistica sottoscritto a metà novembre da Comune di Reggio Emilia e Prefettura, prevede l’estensione dell’azione di controllo e di contrasto ai tentativi di infiltrazione attraverso, ad esempio, l’allargamento a tipologie nuove e diverse di interventi in campo edilizio e urbanistico della verifica tramite l’informativa antimafia; l’obbligo della comunicazione antimafia anche per permessi di costruire al disotto dei 70mila euro; controlli puntuali su una parte rilevante delle ristrutturazioni.

 

L’ordine del giorno approvato

Dopo gli interventi del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e di altri primi cittadini e presidenti delle Unioni, l’Assemblea dei sindaci ha quindi approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno, presentato da presidente e vicepresidente della Provincia, Manghi e Malavasi.

 

 

Premesso che

 

–        la Provincia di Reggio Emilia è da tempo impegnata sul fronte della legalità, sia nel garantire strumenti e accordi volti a contrastare le diverse forme di illegalità sia nella promozione di iniziative e progetti finalizzati a sensibilizzare ed educare la cittadinanza – con particolare attenzione alle giovani generazioni – alla tutela della legalità e al rispetto delle regole;

 

–        con riferimento al primo aspetto, a partire dal 2006 la Provincia di Reggio Emilia ha promosso e sottoscritto diversi protocolli di concerto con la Prefettura, le Forze dell’Ordine, le altre istituzioni e le stazioni appaltanti del territorio. Si ricordano in tal senso il Protocollo contro il lavoro nero e l’evasione contributiva negli appalti di opere e lavori pubblici, il Protocollo per la regolarità nelle assunzioni e per la sicurezza nei cantieri di lavoro; il Protocollo per il progetto OPAL – RE; il Protocollo per la trasparenza negli appalti di lavori pubblici, il Protocollo per potenziare i controlli sugli autotrasportatori e, da ultimo, la Dichiarazione d’Intenti con la Prefettura di Reggio Emilia finalizzata a sottoporre ai Comuni reggiani il Protocollo di legalità “Prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dell’edilizia privata e dell’urbanistica” già sottoscritto dal Comune di Reggio Emilia;

 

–        con riferimento alle attività di sensibilizzazione, è stata promossa insieme al Comune capoluogo l’apertura del Centro di Documentazione contro le mafie e – negli ultimi 5 anni – sono aumentate significativamente le iniziative rivolte alla cittadinanza e le attività svolte in collaborazione con le istituzioni scolastiche;

 

–        anche grazie a queste attività e al lavoro svolto dalle associazioni presenti sul territorio provinciale, negli ultimi anni sono cresciute significativamente la sensibilità e l’attenzione nei confronti di queste tematiche, nonché la consapevolezza dell’esistenza e delle modalità di attuazione dei fenomeni mafiosi;

 

–        è nata a Reggio Emilia l’Alleanza reggiana contro le mafie, frutto della collaborazione tra enti locali, sindacati, associazioni, ordini professionali, istituti bancari, associazioni di categoria;

 

Visto:

 

–        il lavoro che la Provincia di Reggio Emilia svolge da otto anni nelle scuole di secondo grado per radicare una cultura della legalità e del rispetto delle regole;

 

–        che dal 2010 la Provincia di Reggio Emilia è impegnata a portare avanti una settimana di eventi ed iniziative dedicate alla legalità, sotto la direzione scientifica del dott. Antonio Nicaso, studioso ed esperto internazionale dei fenomeni mafiosi, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle dinamiche mafiose al fine di poterle meglio contrastare, che vede annualmente la presenza di circa 5.000 persone;

 

–        che tale programmazione ha visto la partecipazione e la collaborazione di numerosi Comuni, che svolgono già sul territorio numerose altre attività a difesa della legalità, a partire dalla commemorazione del 21 marzo a ricordo di tutte le vittime di mafia;

 

Considerato che:

 

–        il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio è emerso con ancora più forza e si è reso più evidente a seguito dell’indagine “Aemilia” e che la Provincia di Reggio Emilia si è costituita parte civile in rappresentanza di tutti i comuni del territorio reggiano su mandato dell’Assemblea dei Sindaci ricevuto il 31 gennaio u.s., nel processo correlato all’indagine stessa insieme ad altri 5 Comuni e in aggiunta alla costituzione di parte civile del Comune capoluogo;

 

–        Ritenuto quindi necessario proseguire il lavoro quotidiano sia sul fronte della promozione di strumenti e di accordi per garantire il rispetto e il controllo sullo svolgimento degli appalti e dei lavori pubblici sia su quello di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza, con attenzione alle giovani generazioni;

 

L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

 

–        condivide il percorso fin qui svolto e ritiene importante continuare in questa direzione, agendo sia sul fronte amministrativo, in stretta collaborazione con le Forze dell’ordine, sia formativo con attività di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza;

 

–        ritiene indispensabile continuare a promuovere progetti di educazione alla legalità, quale utile azione per diffondere una cultura di  cittadinanza attiva e per sviluppare una crescita consapevole delle giovani generazioni, a tutela della legalità,della libertà e della democrazia;

 

–        sostiene quindi con forza tutte le iniziative di educazione alla legalità e di pedagogia civile promosse dalla Provincia di Reggio Emilia di concerto con il Comune di Reggio Emilia e con tutti gli altri Comuni del territorio;

 

–        ritiene importante continuare nella promozione del Festival “Noi contro le mafie”, che giungerà nel 2016 alla sua VI Edizione, con azioni intraprese sia verso la scuola sia verso la cittadinanza

 

–        invita a coinvolgere nel progetto Festival, oltre al comune capoluogo e alla Regione Emilia Romagna, anche altri comuni del territorio provinciale, che stanno portando avanti nelle scuole programmi educativi di educazione volti alla diffusione del rispetto delle regole come presupposto di un Paese civile e democratico.

 

 

Pubblicato: 28 Novembre 2015Ultima modifica: 25 Giugno 2020