I ragazzi reggiani raccontano come crescono all’estero

Lunedì incontro con gli studenti di 13 scuole superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato per un mese in Europa grazie al progetto “Movet” della Provincia

C’è Marianna Facchini del liceo “Corso” di Correggio che è stata nel Regno Unito dove,  “lavorando in una scuola di lingua e vivendo in una casa multietnica, le mie prospettive si sono ampliate, il mio modo di pensare non è più su una scala locale ma internazionale, e questo mi fa sperare nel futuro, nello scambio di esperienze, di vite, di strade che si intrecciano, di porte che si aprono: perché a volte per iniziare a raccontare una storia, a costruire la propria carriera, il proprio avvenire è necessario diventare qualcun altro…”. E poi c’è Laura Paciotti del “Motti”, per la quale la sua “a Malta ha rappresentato un’esperienza positiva che ci ha aiutato a crescere e farci capire com’è il mondo fuori dalla “chioccia” dei nostri genitori”.

Marianna e Laura sono due dei cento studenti reggiani delle classi IV che – insieme a 30 neodiplomati – hanno potuto realizzare un’esperienza di formazione professionale all’estero, attraverso lo svolgimento di un corso di lingua e di un tirocinio in azienda. E lunedì 30 novembre, a partire dalle  9.30 nell’aula magna dell’Università in viale Allegri 9, questi ragazzi saranno i protagonisti insieme alla vicepresidente Ilenia Malavasi dell’incontro di restituzione del progetto Movet (Mobility for vocational and educational training), promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell’ambito del Programma Erasmus+ KA1 VET. Realizzato in collaborazione con 13 scuole superiori della provincia, ha permesso a decine di altri studenti reggiani di  vivere presso famiglie ospitanti o in appartamenti condivisi, imparare la lingua e lavorare in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim), Portogallo (Lisbona), Spagna (La Coruña) e Malta. Per i 100 studenti, l’esperienza si è svolta nel periodo estivo, per una durata di un mese, mentre per i 30 neodiplomati, il progetto ha avuto avvio a settembre, con rientro previsto il prossimo dicembre. La borsa di studio assegnata dal progetto ha garantito la copertura dei costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione. Le scuole coinvolte sono state “Ariosto-Spallanzani”, “Aldo Moro”, “Canossa”, “Chierici”, “Corso”, “Motti”, “Gobetti”, “Scaruffi – Levi – Tricolore”, “Zanelli”, “Pascal”, “Cattaneo – Dall’Aglio”, “Russell” e “Carrara”.

Pubblicato: 28 Novembre 2015Ultima modifica: 25 Giugno 2020