Il coordinamento dei sindaci contro le fake news sull’apertura scuole

"Una bufala l’ipotesi di isolamento degli studenti all’interno degli istituti scolastici e l’impossibilità da parte dei genitori di prelevarli qualora dovessero emergere casi di positività"

Il coordinamento dei Sindaci reggiani, riunitosi anche oggi sotto la guida del Presidente della Provincia Giorgio Zanni per il consueto incontro di aggiornamento e confronto sulle normative entrate in vigore per contrastare la diffusione del Covid-19, prende posizione contro la fake news che sta circolando in rete in queste ore circa l’ipotesi di isolamento degli studenti all’interno degli istituti scolastici e l’impossibilità da parte dei genitori di prelevarli da scuola qualora dovessero emergere casi di positività.
«Una volta ancora siamo costretti a smentire l’ennesima fake news in quanto non esiste alcuna disposizione che preveda nulla di simile – spiega il coordinamento dei Sindaci – È dunque inutile, oltre che privo di ogni fondamento, condividere questi improbabili appelli sui social network che peraltro, a meno di un mese dall’inizio della scuola, non fanno altro che generare inutili allarmismi, togliendo tempo e attenzione al vero obbiettivo su cui tutte le nostre Amministrazioni, insieme alle istituzioni scolastiche e all’ufficio scolastico provinciale, stanno lavorando alacremente da mesi: riaprire tutte le scuole di ogni ordine e grado con tutti gli studenti in presenza ed in totale sicurezza».
Secondo la normativa vigente infatti, in caso di comparsa di sintomi che lascino pensare a una infezione da Sars-Cov2 durante l’orario scolastico la persona interessata, che sia un educatore, un docente, un collaboratore o uno studente, dovrà essere isolata, a tutela dei compagni di classe e del personale della scuola. Nel caso si tratti di un minore, verranno immediatamente contattati i genitori, affinché il minore possa fare ritorno a casa nel minor tempo possibile per attivare ogni controllo necessario. Nessuna autorità sanitaria preleverà bambini o studenti da scuola. In caso di comparsa di sintomi prima di arrivare a scuola, personale e studenti devono invece seguire le norme che prevedono di rimanere presso la propria abitazione se si ha la febbre sopra i 37,5 gradi o difficoltà respiratorie.
«Sin dall’inizio – concludono i sindaci – ci siamo coordinati a livello provinciale per mettere in campo soluzioni condivise e concrete finalizzate alla piena apertura delle scuole in sicurezza. Tematica che, anche insieme alla vice presidente Malavasi, abbiamo affrontato in diversi tavoli congiunti con il Ministero, la Regione Emilia-Romagna, l’Ufficio scolastico provinciale, i sindacati, l’Agenzia della Mobilità per il trasporto scolastico e, in tutti i Comuni, con i dirigenti dcolastici per trovare spazi adeguati, ricercandoli anche in strutture esterne grazie alla collaborazione della Diocesi, di numerosi circoli, di associazioni e di altri soggetti privati. Riaprire i nostri servizi, garantendo la qualità che li contraddistingue a livello nazionale, continua ad essere, per noi tutti, una priorità assoluta. Stop alle fake news».

Pubblicato: 18 Agosto 2020Ultima modifica: 28 Agosto 2020