Impegno comune contro il disagio giovanile

Sottoscritto accordo tra Prefettura, Provincia, Comune, Università, Ausl e Ufficio scolastico per accompagnare le giovani generazioni, prevenendo e contrastando comportamenti devianti

Dal ritiro sociale alla dispersione scolastica, dall’uso di sostanze a microcriminalità e bullismo, fino ai gravi fatti di cronaca di questi giorni: il tema del disagio giovanile, anche a seguito dell’emergenza legata alla pandemia, ha assunto negli ultimi mesi nuovi e importanti aspetti. Prefettura, Provincia, Comune di Reggio, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ufficio scolastico e Azienda sanitaria locale sono da tempo, ciascuno per le rispettive competenze, impegnati a promuovere azioni volte alla prevenzione ed al contrasto del disagio giovanile. Su iniziativa della Prefettura, si è costituito un Tavolo di lavoro inter-istituzionale all’interno del quale individuano, attuano e coordinano azioni finalizzate a prevenire e reprimere comportamenti giovanili devianti, ma anche educare alla legalità i giovani e contrastare la marginalità sociale. Proprio all’interno del Tavolo è stato firmato questa mattina un accordo di collaborazione per la promozione di azioni volte alla prevenzione e al contrasto del disagio giovanile, da parte dello stesso prefetto Iolanda Rolli, del presidente della Provincia Giorgio Zanni, del sindaco Luca Vecchi, del rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, del direttore generale dell’Ausl Cristina Marchesi e di Paolo Bernardi, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale. “E’ un’iniziativa importante – che non colma un vuoto, che non c’è stato, ma regola un percorso comune da parte di tutte le istituzioni da tempo impegnate su questo e su tanti altri fronti – con il quale ribadiamo il nostro impegno verso le giovani generazioni, le più colpite dagli strascichi sociali della pandemia, dal più piccoli al più grande dei nostri comuni – ha detto il presidente della Provincia, Giorgio Zanni – Senza alcun intento moralizzatore, ma con la volontà, tipica del modo di agire reggiano, di accompagnare i nostri giovani, di dare loro strumenti, spazi ed un esempio che, purtroppo, molto spesso manca loro”.

Pubblicato: 02 Febbraio 2022Ultima modifica: 08 Marzo 2022