Anche la Provincia di Reggio Emilia è pronta per l’election day nazionale previsto per sabato 18 dicembre, quando 72 delle 76 Province italiane saranno chiamate a votare per il Consiglio e, in alcuni casi, anche per il presidente. In Emilia-Romagna, in particolare, saranno le Province di Parma, Forlì-Cesena, Ferrara e Ravenna ad eleggere anche un nuovo presidente, mentre per tutte e otto – comprese dunque anche Reggio, Piacenza, Modena e Rimini (Bologna è Città metropolitana) – si rinnoverà il solo Consiglio provinciale.
Per la Provincia di Reggio Emilia, come noto, saranno 3 le liste – e 24 i candidati – in lizza per il Consiglio. Alle due liste di centrodestra (Terre reggiane) e – con varie denominazioni (quella di quest’anno è Insieme per la Provincia di Reggio Emilia) – di centrosinistra che fin dal 2014 si sono sempre presentate alle ‘nuove’ elezioni provinciali, si è infatti aggiunta la lista Provincia progressista, che candida consiglieri comunali in carica per liste civiche o Movimento 5 stelle. Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, come prevede la legge di riordino delle Province, che tutela la parità di genere. I seggi saranno allestiti a Palazzo Allende, sede della Provincia, dove si potrà votare dalle 8 alle 20 (previsti grazie alla collaborazione della Croce rossa anche due seggi volanti, a Castelnovo Monti e Scandiano, per consentire il voto a persone eventualmente sottoposte a quarantena): di seguito, avverranno scrutinio e proclamazione degli eletti.
Complessivamente, l’election day del 18 dicembre vedrà recarsi alle urne 68.855 elettori di secondo grado di 5.534 Comuni italiani in rappresentanza di 32 milioni 708.635 cittadine e cittadini. A Reggio Emilia gli elettori saranno 612: i 42 sindaci e 570 consiglieri comunali. Di loro – dopo il voto del 18 dicembre – 12 assumeranno anche la carica (non retribuita) di consigliere provinciale.
Per il presidente di Upi Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei «queste elezioni rappresentano un momento di grande visibilità e rilancio per un ente che ha sofferto tagli al personale e forti ridimensionamenti negli scorsi anni, ma che ora sta vivendo una fase di vera e propria rinascita». Per Tomei «ora è tempo di dare compimento al riordino istituzionale delle Province, che non può più aspettare, perché le sfide che ci attendono richiedono assetti di governo locale e nazionale forti e coesi, anche alla luce del fatto che la stessa Costituzione ha assegnato a ciascun ente specificità e caratteristiche proprie, che le rendono complementari l’uno all’altro».
Il disegno di legge collegato alla Manovra 2022, che sarà discusso in Consiglio dei ministri, prevede che le Province, superando la legge Delrio del 2014, continueranno a restare organi di secondo livello, ma ritorneranno ad avere Giunte e assessori, che saranno 3 o 4 (nelle Province con più di un milione di abitanti) e percepiranno un’indennità pari al 50% degli assessori del Comune capoluogo.
Le Province hanno competenze sull’edilizia scolastica degli istituti secondari superiori, la viabilità secondaria e, recentemente, anche nella gestione dei fondi del PNRR.
Il meccanismo di voto e i candidati
Come noto le elezioni per il Consiglio provinciale – con la Legge 56 del 2014 divenute di secondo grado, quindi riservate esclusivamente a sindaci e consiglieri comunali in carica – avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘vale’ 34 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Vetto, 59 se di Rolo o Casina, 109 se di Cavriago o Gualtieri, 171 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
Questi i candidati delle tre liste alle elezioni del 18 dicembre per il Consiglio provinciale di Reggio Emilia.
Provincia progressista: Marco Signori, Sara Martinico, Luca Grasselli, Sonia Viviana Grisendi, Patrizia Maselli e Antimo Pappadia.
Terre reggiane: Maria Cristina Camurri, Davide Ganapini, Cristina Fantinati, Federico Predieri, Monica Santini e Alessandro Rinaldi.
Insieme per la Provincia di Reggio Emilia: Claudia Dana Aguzzoli, Andrea Barozzi, Francesca Bedogni, Elena Carletti, Elisa Cavatorti, Nico Giberti, Mattia Giroldi, Ilenia Malavasi, Francesco Monica, Fabiana Montanari, Elio Ivo Sassi ed Erica Spadaccini.