Sabato 18 ottobre è stata inaugurata la nuova sede del settore grafico dell’Istituto “Silvio D’Arzo” di Sant’Ilario d’Enza, un investimento di 6,7 milioni di euro realizzato dalla Provincia di Reggio Emilia con il contributo dell’Unione Europea – NextGenerationEU, della Regione Emilia-Romagna (Fondo Sviluppo e Coesione) e del Comune di Sant’Ilario, che ha ceduto alla Provincia l’area dell’ex Fabbrica Europa nell’ambito di un più ampio progetto di rigenerazione urbana.
Ad aprire la cerimonia è stata la dirigente scolastica Elena Viale, che ha condiviso con emozione la soddisfazione per il traguardo raggiunto, ringraziando tutte le istituzioni e le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
Nel suo intervento ha ricordato agli studenti che “una scuola è viva solo se chi la abita la riempie ogni giorno di passione, curiosità e impegno”: una consegna ideale che passa ora nelle mani dei ragazzi e delle ragazze, chiamati a dare significato agli spazi nuovi con la loro energia e creatività.
La nuova scuola accoglie 382 studenti in 19 classi dell’indirizzo grafico tecnico e professionale, con una capienza massima di 500. Dispone di 20 aule, 7 laboratori, 2 sale multifunzionali e una sala lettura, per una superficie utile complessiva di 3.257 metri quadrati. L’edificio, in classe energetica A4 – NZEB, è dotato di un impianto fotovoltaico da 156,6 kW che copre oltre il 66% del fabbisogno energetico. I lavori, iniziati nel marzo 2023 e conclusi nel settembre 2025, hanno permesso l’apertura del nuovo anno scolastico già dal 15 settembre. La direzione tecnica è stata curata dall’ing. Azzio Gatti con RUP arch. Ilaria Martini. Il progetto esecutivo è stato redatto da V.E.G.A. Srl, l’impresa esecutrice è la DICATALDO Sabino di Barletta, mentre direzioni operative e collaudi sono stati affidati a professionisti del Centro Cooperativo di Progettazione e della Cooperativa Architetti Ingegneri Reggio Emilia.

Zanni: “Le Province ci sono e si vedono: fanno scuole, strade e comunità”
Il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, ha sottolineato il valore del lavoro di squadra e la rapidità di realizzazione dell’opera:
“In due anni, questo cantiere si è concluso. La scuola è stata completata e oggi è qui, davanti ai nostri occhi. È un risultato non scontato, in un Paese dove spesso le risorse del PNRR rischiano di tornare indietro. Qui, invece, i fondi europei sono diventati un edificio vero, che parla di futuro e di competenze.”
Zanni ha ricordato la collaborazione tra Provincia, Regione e Comune: “In un’epoca in cui molti si chiedono se le Province esistono ancora, questa è una delle risposte più belle che possiamo continuare a costruire insieme. Le Province ci sono: progettano, investono, realizzano scuole e strade, garantiscono servizi e sicurezza.
In attesa di una riforma che restituisca piena dignità istituzionale e finanziaria a tutti gli enti provinciali, qui ci si rimbocca le maniche e si lavora, ogni giorno, per le nostre comunità.”
Accanto a lui, sul palco, le tre vicepresidenti della Provincia che in anni diversi hanno avuto la delega alla scuola – le ex Ilenia Malavasi ed Elena Carletti e l’attuale Francesca Bedogni – presenti a testimoniare la continuità istituzionale e il valore di un percorso condiviso che attraversa più mandati. “In attesa di una riforma che restituisca piena dignità istituzionale e finanziaria a tutte le Province italiane – ha aggiunto Zanni – qui ci si rimbocca le maniche e si lavora ogni giorno per le nostre comunità. E questa scuola è una delle risposte più belle che possiamo continuare a costruire insieme.”

Malavasi: “Una scuola che farà scuola”
Presente all’inaugurazione anche l’ex vicepresidente provinciale, l’Onorevole Ilenia Malavasi, che aveva avviato il percorso progettuale. L’On. Malavasi ha affidato ai suoi canali social un lungo post in cui si legge anche: “È una grande soddisfazione vedere questa struttura completata, moderna, sostenibile e accogliente. Questa scuola rompe gli schemi dell’edilizia scolastica tradizionale, portando luce, spazi aperti e luoghi di socialità tipici delle scuole dell’infanzia. È una scuola che farà scuola in Emilia-Romagna e, ne sono certa, anche a livello nazionale.”
Carletti: “Investire in una scuola significa investire nel benessere dei giovani”
Elena Carletti, oggi consigliera regionale, ha sottolineato che il D’Arzo è “il frutto di un lavoro condiviso tra istituzioni, dirigenti scolastici e tecnici” e ha ribadito che “investire in una scuola significa investire in un’idea di futuro e di comunità”.
Ha ricordato che “la Regione è impegnata in una stagione di investimenti sull’edilizia scolastica” e che la prossima settimana si terranno gli Stati Generali della Scuola, dedicati al benessere dei ragazzi e delle ragazze e al loro diritto di immaginare e costruire il proprio futuro.
Bergamini: “Scuola e territorio crescono insieme”
La Regione Emilia-Romagna è intervenuta anche con Francesca Bergamini, dirigente della Direzione generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro e Imprese”, che ha rimarcato la centralità dell’istruzione tecnica e professionale: “Questi sono i luoghi dove i ragazzi imparano a fare, a creare, a costruire. È qui che la scuola incontra la storia produttiva delle nostre terre.”
Cottafavi: “Un ambiente che aiuta a crescere come cittadini consapevoli”
Il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Daniele Cottafavi, ha richiamato le parole di Loris Malaguzzi: “L’ambiente è un elemento essenziale nella scuola, nella didattica e nella pedagogia. Questa scuola rappresenta un contesto che aiuterà i giovani a crescere come cittadini consapevoli e capaci di restituire alla comunità ciò che hanno ricevuto.”