Per San Prospero l’Appennino scende di nuovo in città

Tante iniziative promosse da Provincia e Parco nazionale tra Palazzo Allende e il Palalupo in piazza Gioberti: mostra Unesco, Nevic@Re e mercato solidale dei prodotti tipici dei comuni terremotati

Reggio Emilia si appresta a festeggiare giovedì 24 novembre la festa del suo patrono, san Prospero. “Anche quest’anno la Provincia di Reggio Emilia contribuisce al ricco programma di San Prospero,   e lo fa promuovendo diverse iniziative, anche di grande attualità – spiega il presidente Giammaria Manghi – Innanzitutto il mercatino solidale, proprio nel cortile di Palazzo Allende, che attraverso la vendita di prodotti tipici dei comuni colpiti dal terremoto in Centro Italia contribuirà alla meravigliosa gara di solidarietà che sta vedendo impegnati i reggiani fin da dopo la prima scossa del 24 agosto: saranno quattro le aziende della zona di Norcia che, aiutati da volontari del Coordinamento provinciale delle associazioni di Protezione civile, venderanno i loro prodotti. Altrettanto rilevante la conferenza su ‘Uomini e lupi, i cattivi che piacciono’ organizzata dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che illustrerà, con l’aiuto di esperti, tutto quello che c’è da sapere sulla presenza del lupo, per non temerlo, e ci aiuterà a capire come comportarci quando ci si muove nell’ambiente naturale”.

Nello stesso Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, è allestita la mostra UNESCO “Behind Food Sustainability, che potrà essere visita a ingresso libero, anche con  guida (ore 10 a 17, per prenotazioni tel. 0522444427). La mostra è dedicata alle esperienze provenienti dalla rete di siti Patrimonio mondiale, dalle Riserve di Biosfera e dagli elementi del Patrimonio culturale immateriale. Luoghi reinterpretati come modelli di sostenibilità alimentare, dai quali trarre ispirazione per un futuro sostenibile. Tra questi la Riserva di Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco-Emiliano. La mostra è stata allestita in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia ed è già stata visitata da molte scolaresche.

 

Nutrito, anche quest’anno, il ventaglio di iniziative curate dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Oltre alla mostra Unesco, in piazza Gioberti, sempre nei pressi di Palazzo Allende, sarà allestito il PalaLupo, atelier mobile e “portatile” dal Wolf Apennine Center (WAC), l’ufficio del Parco nazionale che si occupa della conservazione e gestione della specie lupo, sia attraverso progetti come il Life Mirco Lupo, sia attraverso azioni di corretta informazione e educazione ambientale. All’interno del PalaLupo, durante la giornata, si susseguiranno diversi appuntamenti: alle 12 presentazione del libro ‘Persone e Natura dell’Appennino Tosco Emiliano’ riserva MaB UNESCO con la partecipazione di Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale, Alessia Curotti, Clementina santi, Mauro Bigi, Carlo Possa,  e con letture a cura di Teresa Pantani (Ass. Scrittori Reggiani). Alle 15 conferenza ‘Uomini e lupi, i cattivi che piacciono’ con gli interventi di  Willy Reggioni responsabile del WAC (‘Il lupo in provincia di Reggio Emilia. Strategie, limiti e prospettive nella gestione del conflitto uomo/lupo’), Luigi Fedele, comandate del Corpo Forestale dello Stato di Parma e Reggio Emilia (‘Se l’uomo incontra il lupo: norme di comportamento da osservare quando ci si muove nell’ambiente naturale’), Luigi Molinari, zoologo del WAC (‘Lupi, ibridi e …? Quando il Lupo incontra il cane?), Davide Palumpo, biologo grandi predatori (‘Lupi nel cortile di casa: quando e perché aumentano la confidenza. Quali rischi per l’uomo e per gli animali domestici’).  

“Con la nostra presenza alla Festa di San Prospero – spiega il presidente del Parco Fausto Giovanelli – vogliamo rinnovare il patto tra Reggio Emilia, il suo Appennino e il suo Parco nazionale.  La città  non conosce ancora a fondo la sua montagna , non ne apprezza le eccellenze ambientali e di paesaggio  che pure ha lì a due passi e a buon mercato. Natura, bellezza, cultura e valori storici e sociali sono riconosciuti dall’ Unesco, ma non altrettanto da Reggio Emilia. Tutti conoscono Madonna di Campiglio,pochi sono stati sulla Pietra di Bismantova. C’è un certo provincialismo, una subalternità culturale nel guardare, che so, alla val di Fassa e nell’ignorare l’Alpe di Succiso, che è più nota ai parmensi che ai reggiani. Strano, perché l’Appennino Reggiano a partire dalla prima collina è uno spettacolare paesaggio, a impronta medioevale, segnato dal Parmigiano-Reggiano, che poi prosegue con Canossa, Pietra, Ventasso e Gessi Triassici. Poi c’è il crinale oltre i 2000 che vede il mare e le isole dell’arcipelago toscano: davvero niente da invidiare a nessuno “.

 

In corso Garibaldi, nelle adiacenze di Palazzo Allende sede, torna poi ‘Nevic@Re – L’Appennino bianco scende in città’, con stand espositivi di diverse realtà dell’Appennino reggiano: le stazioni sciistiche di Febbio, Cerreto Laghi e Ventasso; la rete di operatori Parco Appennino Turismo con laboratori di educazione ambientale, mercato del contadino produzione delle attività e strutture dell’Appennino, show cooking ‘I Sapori d’Appennino’ (ore 12) e il concorso ‘ Vinci un weekend in Appennino’ (estrazione ore 17); il Gruppo storico ‘Il Melograno’ che promuove il ‘Presepe vivente Anno Domini 1223’ del 17 e 18 dicembre a Carpineti; ‘L’Ars Canusina’ che presenta i prodotti artigianali ispirati all’arte romanica di epoca matildica e il volume ‘Ars Canusina Sapere, saper fare’; i Rifugi dell’Appennino San Leonardo al Dolo, Monteorsaro, Rio Re, Pratizzano e le Guide della Pietra che presentano le strutture e i programmi della stagione 2016-2017; le Strade dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa che offrono degustazioni e vendita di prodotti tipici delle Colline d’Appennino.

 

 

Pubblicato: 22 Novembre 2016Ultima modifica: 25 Giugno 2020