Ponte Vettigano, iniziata la posa della struttura portante

Tra oggi e venerdì 11 febbraio saranno installati 18 archi prefabbricati in cemento armato da 9 tonnellate l'uno. L'impalcato del ponte sarà lungo 34 metri

Proseguono i lavori di messa in sicurezza di uno degli incroci più problematici della viabilità reggiana, quello tra la Sp 30 e via Naviglio Nord che a Ponte Vettigano divide i comuni di Campagnola Emilia e Rio Saliceto, ricevendo anche gran parte del traffico da e per Fabbrico. Questa mattina le squadre della Tensiter di Torino – la ditta a cui la Ceragioli Costruzioni di Camaiore, aggiudicataria dell’appalto, si è rivolta per la realizzazione degli elementi strutturali – hanno iniziato la posa di 18 archi prefabbricati in cemento armato che completeranno la struttura portante del ponte sopra il Cavo Naviglio.

Si tratta di 18 archi in cemento armato, ognuno dei quali ‘spesso’ 1,25 metri e lungo 8,20 metri per un peso di circa 9 tonnellate, che saranno posati da oggi a venerdì sulle travi di collegamento tra i pali di fondazione ultimate nelle scorse settimane. Uniti ai 9 archi già presenti, i 18 nuovi elementi strutturali formeranno dunque un impalcato del ponte lungo quasi 34 metri.

Successivamente gli operai provvederanno alla sigillatura dei 18 archi prefabbricati con getti di calcestruzzo, per cui sarà necessario un altro stop tecnico del cantiere per attendere che il cemento faccia presa prima di procedere con l’ultima fase dei lavori: le cordolature di sostegno dei guardrail e delle aiuole spartitraffico della rotatoria e la successiva bitumatura.

Si avvicina dunque alla conclusione un intervento di per sé complesso, sotto il profilo esecutivo, in particolare per la presenza del Cavo Naviglio – che nel frattempo ha continuato ad essere regolarmente utilizzato per l’irrigazione – il cui alveo rappresenta la sede principale delle opere e che in questi mesi ha dovuto affrontare diversi eventi meteo avversi. Come noto una serie di ulteriori problematiche non preventivabili e comunque non imputabili alla Provincia – legate anche, ma non solo, alla pandemia – hanno purtroppo comportato ulteriori rallentamenti nelle lavorazioni, iniziate nel 2020.

Pubblicato: 09 Febbraio 2022Ultima modifica: 08 Marzo 2022