Rio Saliceto, sulla Sp 46 previsti lavori per 2,5 mln

Nell’esprimere cordoglio per la morte del ciclista ucciso ieri sulla Sp 46 da un pirata della strada e confidando che la Polizia stradale accerti al più presto dinamiche e responsabilità dell’incidente, ritengo francamente ingeneroso tirare in ballo presunte inadempienze da parte della Provincia.

Il sindaco di Rio Saliceto – proprio in quanto pubblico amministratore e componente di quell’Assemblea dei sindaci che, con la riforma del 2014, è chiamata ad esercitare poteri propositivi, consultivi e di controllo sull’ente – ben conosce, infatti, la difficile situazione in cui tutte le Province si trovano ad operare.

Né può ignorare che il quadro generale delle esigenze manutentive della Provincia, così come delineato dal Servizio Infrastutture, ammonta a 110 milioni di euro, che è praticamente la stessa somma che ci è venuta a mancare in seguito ai provvedimenti relativi alla spending review, ed in particolare alla Finanziaria 2015, che hanno obbligato la Provincia a restituire ben 113 milioni di euro negli ultimi cinque anni (22,6 milioni in media di risorse in meno ogni anno).

Pur in questo difficile contesto, anche in questi ultimi anni la Provincia ha tuttavia sempre collaborato per far fronte alle varie problematiche segnalate da ognuno dei 42 Comuni reggiani, anche attraverso incontri annuali di programmazione con le diverse Unioni, con le quali condividiamo priorità e ambiti di intervento. Tra questi, certamente, rientra anche la Sp 46 che, così come tantissime altre strade comunali e provinciali, è un’arteria pensata e realizzata decine di anni fa, per volumi di passaggio e mezzi con dimensioni certamente differenti da quelli attuali, per di più costruita su di un argine, quindi particolarmente soggetta ad avvallamenti.

Lo stesso sindaco di Rio Saliceto sa bene che proprio la Sp 46 rientra tra le strade che la Provincia ha deciso di mettere in sicurezza con le prime risorse che, dopo anni di continui tagli, ci sono state finalmente riassegnate. Con i finanziamenti concessi nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture per interventi straordinari di manutenzione di rete viaria di Province e Città metropolitane – un piano quinquennale da 3,8 milioni all’anno, a partire dal 2019 – il Consiglio provinciale ha infatti previsto ben 4 lotti di intervento di risanamento ed allargamento da 6 a 8,5 metri del corpo stradale della Sp 46, a partire dal 2020, per una somma complessiva di 2,5 milioni di euro. E’ un intervento importante, costoso, proprio perché destinato a risolvere in modo radicale il problema, non semplice, dei cedimenti di questa provinciale costruita su di un argine. E il sindaco di Rio Saliceto sa bene che il primo lotto, che prevede il completo risanamento e l’allargamento di un tratto di circa 600 metri per un importo di 860.000 euro, è attualmente in progettazione e sarà appaltato entro fine anno.

Nel frattempo, siamo sempre intervenuti per la manutenzione ordinaria anche di questa strada e, proprio in considerazione delle sue caratteristiche, abbiamo adottato limiti di velocità – 30 o 50 km/h, a seconda dei tratti  – in grado, se rispettati, di ridurre una incidentalità che ci risulta ben lontana dalle cifre fornite dal sindaco Malavasi, se è vero – come è vero – che il sistema regionale di statistica ha censito tra il 2015 e il 2018 cinque incidenti con feriti sulla Sp 46. 

Altre misure, come proibire il traffico ai mezzi pesanti, non risolverebbero il problema, ma lo sposterebbero semplicemente altrove.

Da ultimo, è altrettanto ingeneroso denunciare presunti tempi lunghi sulla realizzazione di una pista ciclopedonale lungo la Sp 46, nel tratto compreso tra l’intersezione con la Sp 30 e la cassa di espansione del Tresinaro. Tale opera, su decisione concordata con lo stesso Comune di Rio Saliceto, è infatti l’ultima, per priorità, delle 3 opere previste dall’Accordo di programma citato dal sindaco Malavasi. Opere, per altro, sulle quali l’impegno è limitato alla predisposizione di studi di massima e sviluppi progettuali – in parte in corso – e, soprattutto, alla ricerca dei necessari finanziamenti da parte dei due enti, che ancora mancano. E che, quando ci saranno, verranno prioritariamente destinati alla realizzazione di una rotatoria tra la Sp 30 e via Balduina e a interventi di moderazione del traffico tra la stessa Sp 30 e via Fossatelli.

Valerio Bussei

Dirigente del Servizio Infrastrutture

Pubblicato: 09 Settembre 2020