Strade e territorio più sicuri se curiamo alberi e siepi

La Provincia di Reggio ha rinnovato l’ordinanza che ricorda ai proprietari dei terreni gli obblighi previsti dal Codice della strada per evitare pericoli a noi stessi e agli altri

La sicurezza delle nostre strade e, più in generale, del nostro territorio dipende anche da noi e dal modo con il quale lo curiamo. Di fronte agli eventi atmosferici sempre più intensi che colpiscono anche la nostra provincia, è dunque doveroso non dimenticare che non solo buon senso e dovere civico, ma anche il Codice della strada, impongono ai cittadini proprietari di alberi, siepi, fabbricati o terreni che fiancheggiano le strade di curarne la manutenzione, evitando possibili pericoli.  E’ questo il senso della ordinanza riproposta anche quest’anno, e già trasmessa a tutti i Comuni perché avvisino i propri cittadini, dal dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Valerio Bussei.

Ricordando quanto previsto dal Decreto legislativo 285 del 1992, appunto il Codice della strada, l’ordinanza impone ai proprietari dei terreni confinanti con la sede stradale di tenere regolate le siepi in modo tale da non restringere o danneggiare le strade provinciali e di tagliare le piante essiccate e i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale.

“Una crescita non curata  di alberi, siepi ed arbusti in genere può infatti non solo mettere a repentaglio l’incolumità delle persone, ma anche arrivare a limitare la visibilità o la larghezza della strada, rappresentando dunque un elemento di pericolo per gli utenti della strada”, sottolinea Bussei.  La presenza di piante ad alto fusto sul ciglio della strada in caso di vento, neve o pioggia rischia inoltre, nell’eventualità di una caduta dei rami, di rappresentare un ulteriore pericolo per la viabilità, mentre anche il semplice fogliame può pregiudicare il sistema di raccolta delle acque meteoriche causando allagamenti. Pure la prassi,  piuttosto diffusa, di lavorare fino al confine stradale i terreni che costeggiano fossi o canali per lo scolo delle acque, finendo a volte per ostruirli, rischia di impedire – in occasione di violenti temporali – il regolare deflusso delle acque.

L’ordinanza della Provincia, prevede anche che  “in caso di inadempienze o di urgente necessità, i lavori saranno eseguiti con spese a carico dei proprietari, oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice della strada”. Mentre “in caso di danni a veicoli, persone o cose provocati dalla caduta di rami, piante o arbusti, franamento di terreni, caduta massi, pietrisco o allagamenti in genere e crollo di fabbricati o manufatti, dovuti alla non osservanza dell’ordinanza, il proprietario del fondo resta l’unico responsabile dei danni provocati”.

Il testo dell’ordinanza può essere consultato qui accanto.

Pubblicato: 30 Dicembre 2014