Nel 1943 entra a far parte del Comitato di liberazione nazionale come rappresentante dei Socialisti, assumendo il nome di battaglia di “Bianchi”; e ben presto la sua casa diventa una sede organizzativa della Resistenza reggiana. Dopo il ’45 gli viene affidato l’incarico di presidente dell’amministrazione provinciale, carica che regge con eccezionale capacità, dedicandosi con competenza e coraggio all’opera di “ricostruzione”.
Camillo Ferrari (1885-1978)
Pubblicato: 25 Maggio 2020